venerdì 28 novembre 2014

DISTRUZIONE BOSCO RIPARIALE FIUME OSENTO E LAVORI "IDRAULICI" - IN RISPOSTA A COMMENTI "QUALUNQUISTI" APPARSI SU ALCUNI SITI




Non è costruendo autostrade d'acqua che si riducono i danni da esondazione. Da qualche anno è un assunto noto anche ai qualunquisti non del settore. Se si fa ancora del qualunquismo a tal proposito, esso a questo punto è attribuibile alla pura e semplice ignoranza, in buona o mala fede che essa sia.




Con interventi come quello in foto sul fiume Osento non si fa che amplificare e magnificare il danno da piena e questo dato è ben noto ai laureati in scienze ambientali, geologi, architetti ed ingegneri ambientali che conoscono bene altri modi già rodati in altri Paesi per raggiungere l'obiettivo della "sicurezza idraulica" e mantenere il più possibile gli ecosistemi fluviali integri. E con 500 mila euro qualcosa di molto più moderno e meno impattante in un'area disabitata si poteva fare. 

Ed infatti la stessa Regione Abruzzo, già dal 1997, con la LR n. 107 recitava "Tale attività (di sistemazione degli alvei fluviali) sarà svolta nel rispetto degli ecosistemi fluviali e con modalità e tecniche che privilegiano l'ingegneria naturalistica". Inoltre nel DGR n.494 del 30.03.2000 si ribadisce che il Servizio Opere idrauliche e Gestione fiumi deve garantire che la progettazione di interventi in ambito fluviale sia effettuata nel rispetto di quanto stabilito nel DGR stesso riguardo l'uso dell'ingegneria naturalistica. In conclusione i sistemi "moderni" per gestire i corsi d'acqua non prevedono più da tanti anni le arcaiche tabule rase come quella in foto. 

Ed infatti lo stesso tratto dell'Osento oggetto del pesante intervento attuale era stato già sottoposto ad interventi circa 4-5 anni fa: essi consistettero nella pulitura parziale in riva (esondabile) destra dell'alveo di morbida, conservando integralmente il bosco ripariale in riva sinistra e mantenendo sufficiente la vegetazione a consolidare il margine esterno della sponda dell'alveo di morbida in riva destra. Così come furono fatti, quegli interventi rispondevano a dei criteri logici, idraulici ed ecosistemici, così come dalle prescrizioni indicate nel Piano di Tutela delle Acque Regione Abruzzo, in merito agli interventi in ambito fluviale. Ora non capisco quale sia stato il fattore scatenante di questo drastico cambio di rotta, dato che non ci troviamo in un contesto trasformato od urbanizzato. 


[Dott. Mag. Sante Cericola, comunicato del 28.11.2014]


COM'ERA il Fiume Osento a valle del ponte sulla Strada Statale adriatica - APRILE 2007

COM'E' ORA il Fiume Osento a valle del ponte sulla Strada Statale adriatica - NOVEMBRE 2014




Testo di Sante Cericola



NOTIZIA DI REATO TAGLIO ALBERI - FIUME PESCARA



Dopo un anno di indagini e pattugliamenti dell'area, finalmente qualche settimana fa è stato preso in flagranza di reato un tagliatore abusivo di alberi sul fiume Pescara, nell'area del Parco fluviale, dove sono state segnalate già da più di un anno prima decine di tagli illegali agli alberi del demanio pubblico!

Il merito va alle Guardie Volontarie WWF Italia, Nucleo Provinciale di Chieti! 

Foto tratta dal sito   http://icolibri.blogspot.it/2014/11/guardie-volontarie-wwf-controllati.html.


E' sconfortante che certi risultati siano conseguiti da volontari (lo dico da guardia ambientale volontaria dal 2002) perché denotano una certa assenza delle istituzioni preposte a far rispettare le leggi ed a reprimere i reati contro il patrimonio pubblico!

Però nella situazione di abbandono totale delle aree pubbliche, quello che doveva essere un parco fluviale, con una via che costeggia tutto il demanio fluviale, diventa un ricettacolo di tagliatori abusivi di legna, pesca illegale, bracconaggio di ogni tipo, depositi di rifiuti, incentivati dalla permeabilità e percorribilità dell'area con i mezzi. 

Quando arriverà la videosorveglianza nelle aree naturali vulnerabili a questi fenomeni???

[Sante Cericola, 28.11.2014 - Gruppo Facebook https://www.facebook.com/groups/119981468560/?fref=ts].


Di seguito il link dell'articolo:


mercoledì 26 novembre 2014

ARRIVEDERCI ROSPO!



Per uno che ha organizzato campagne salva-rospi fa sempre piacere trovare un rospo che scavalca il muretto di casa. Comunque dopo averlo visto arrampicarsi su un muretto di 50 cm d'altezza e in procinto di discenderlo dall'altro lato, a mano bagnata e fredda, l'ho accompagnato dall'altro lato della stradina, sulla lettiera delle querce ed è andato via.





Vedere rospi mi fa capire che nella mia zona non c'è impatto chimico in agricoltura...e infatti tutt'attorno non ci sono vigne o altre colture che fanno uso dilagante di prodotti chimici fitosanitari...

Se vogliamo considerarla una questione utilitaristica, chi ha un orto a gestione famigliare, chi fa agricoltura biologica o ha un giardino, sa che il Rospo comune lavora per noi! Quindi paghiamolo rispettandolo! [Sante Cericola, 26.11.2014, Gruppo Facebook https://www.facebook.com/groups/119981468560/?fref=ts ].

In foto un maschio di Rospo comune (Bufo bufo).










Testo e foto di Sante Cericola

sabato 22 novembre 2014

IL FIUME OSENTO PRIMA...ORA LO VEDO MA NON LO RICONOSCO PIU'!



2 foto emblematiche che ho scattato nel 2007 sul fiume Osento (prov. Chieti) a monte (foto1) e a valle (foto2), dal ponte della strada statale adriatica. La terza foto è lo stato attuale. Dietro al pioppo nero sulla destra (foto2 a valle), non si vede bene, ma si estendeva per centinaia di metri un saliceto a Salix alba con pioppi neri ed aree ecotonali marginali di vegetazione arbustiva, come lo era a monte (foto1) .


FOTO 1 - Fiume Osento a monte del ponte sulla statale adriatica nel 2007.


FOTO 2 - Fiume Osento a valle del ponte sulla statale adriatica nel 2007.

Un intero bosco ripariale, un ecosistema per uccelli, rettili, anfibi, piante e altri animali, totalmente eradicato e sbancato! 


FOTO 1 - Fiume Osento a valle del ponte sulla statale adriatica - NOVEMBRE 2014
(Foto C. Allegrino)

Sono decenni che nelle università si spiega quanto interventi di questo tipo siano dannosi, ma purtroppo si persevera con questi sistemi meramente idraulici tardo ottocenteschi.


Con i 500 mila euro utilizzati per ridurre l’Osento in un pericoloso canale d’acqua si sarebbe potuto intervenire restituendo al fiume le sue golene e gli spazi inondabili per ridurre il rischio di creare un’autostrada d’acqua, come invece è stato fatto. Inoltre si sarebbe potuto consolidare gli ambiti in erosione spondale con l’ingegneria naturalistica e diversificando morfologicamente l'alveo, invece che banalizzarlo, il tutto con la finalità di potenziare la capacità naturale di auto depurazione. Tutto questo avrebbe contribuito anche per il fiume Osento, ad una graduale, seppur lenta, riqualificazione verso l’obiettivo di buono stato di qualità imposto dalla Direttiva Acque dell’ Unione Europea”.

Quattro-cinque anni fa nello stesso tratto hanno fatto interventi più soft con creazione di una pista di scorrimento veloce in riva destra, lasciando tutta la vegetazione attorno e in riva sinistra. Mi ero meravigliato che si fosse raggiunta una sorta di civilizzazione negli interventi fluviali...E dopo 4-5 anni di nuovo nella stessa area per fare tabula rasa! 
[Sante Cericola, 22.11.2014].




Ecco l'articolo di denuncia alla devastazione effettuata sul fiume Osento, apparso da ieri sui giornali online e da oggi su quelli cartacei.


Linko l'articolo apparso sui giornali, siti e blog:




sabato 15 novembre 2014

MANGIATOIA PER UCCELLI SELVATICI FISSATA SU PALO!



Dopo le notizie del precedente post, dopo aver piantato il palo in giardino, oggi sono passato a fissare la grossa mangiatoia che ho realizzato un mese fa. 

La mangiatoia per uccelli selvatici è della tipologia "all'inglese", con tetto a spiovente ed è stata posta su un palo ad un'altezza di 2,20 metri. 


La mangiatoia è stata posizionata in modo tale da essere osservata comodamente dal soggiorno di casa: consiglio a tutti coloro che istallano strutture per alimentare la fauna selvatica in inverno, di tenerne almeno una "a vista" per poter monitorare i pennuti che ne usufruiranno comodamente dentro casa, al caldo.

Vedrete che è una buona idea quando con le bassissime temperature invernali, freddo e gelo, inizieremo a rifornirle e gli ospiti non tarderanno ad arrivare! ;)

Seguite gli sviluppi di questa mangiatoia per uccelli anche sul Gruppo Facebook CASETTE NIDO - BAT BOX - NIDI ARTIFICIALI - CASSETTE NIDO, al link 


Di seguito le foto delle fasi di montaggio su palo e la foto finale "vista tavolo del soggiorno". :)
















Per qualsiasi domanda, richiesta, chiarimento, non esitate a contattarmi all'email che trovate sotto. 

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Testo e Foto di Sante Cericola



giovedì 13 novembre 2014

LAVORI IN CORSO...NUOVA MANGIATOIA IN GIARDINO: MANCA POCO!




Oggi ho appena fatto in tempo a piantare e consolidare il palo in giardino che subito dopo è venuto il diluvio... Quando smetterà di piovere fisserò la mangiatoia sul palo.

Dopo un mese d'attesa in garage, la mia nuova mangiatoia, modello "all'inglese", è pronta per essere montata sul palo, ad un'altezza di 2,20 metri.

La mangiatoia sarà istallata in modo tale da poter essere osservata comodamente dal soggiorno di casa: consiglio a tutti coloro che mettono mangiatoie attorno casa, di tenerne almeno una (o tutte) "a vista" per poter monitorare i pennuti che ne usufruiranno, comodamente al caldo! Vedrete che è una buona idea quando con le bassissime temperature invernali, freddo e gelo, inizieremo a rifornirle e gli ospiti non tarderanno ad arrivare!   ;)

Ecco alcune foto scattare al palo (dal soggiorno e non) e alla mangiatoia!











Per qualsiasi domanda, richiesta, chiarimento, non esitate a contattarmi all'email che trovate sotto. 

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Testo e Foto di Sante Cericola





venerdì 7 novembre 2014

CASSETTE-NIDO o NIDI ARTIFICIALI - MANGIATOIE PER UCCELLI: L'AUTUNNO E' IL PERIODO DELLE ISTALLAZIONI



L’autunno è il periodo ideale per costruire ed istallare le Casette per gli uccelli selvatici!



Posizionando le cassette-nido in autunno permetteremo infatti ai pennuti di accettare la “novità” nel loro territorio ed i nidi artificiali potranno essere usati come rifugio per passare le lunghe e fredde notti invernali. Giunta poi la primavera assisteremo alla loro visita e successiva occupazione per il momento più importante della vita degli uccelli: la nidificazione!

Quindi non esitate! Costruite anche voi una casetta nido ed aiutate nel vostro piccolo un po’ di Natura: verrete ripagati da canti, nidiacei cinguettanti, tutti i servizi ecosistemici che gli uccelli forniscono e tanta vita attorno la vostra casa, nel vostro giardino!

Nota: per le specie quali il Pigliamosche, il Codirosso, l'Assiolo, il Balestruccio, la Rondine, ed altre, l'istallazione del loro specifico nido artificiale può avvenire a fine inverno, prima del loro ritorno dai quartieri di svernamento africani. 

L'autunno tra l’altro è anche il momento migliore per istallare le mangiatoie per uccelli selvatici che riforniremo in inverno.



Per chi non ha voglia di costruire le casette nido e le mangiatoie, magari perché non ha tempo, magari perché non ha gli attrezzi giusti o solo perché proprio non ci sa mettere mano a tavole di legno, viti e trapani, l’Associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina ONLUS cede previa donazione vari modelli realizzati in modo scrupoloso sotto le mie indicazioni e che vengono corredate di istruzioni elaborate da me per assicurare una loro corretta istallazione e manutenzione.

Inoltre i soldi raccolti contribuiranno a finanziare le attività delle Guardie Volontarie WWF Italia Nucleo Prov.le di Chieti. Ecco di seguito il link utile per chi fosse interessato, dove troverete l’elenco completo delle strutture ordinabili:http://icolibri.blogspot.it/p/condizioni-generali-gli-articoli.html


Di seguito alcune foto delle strutture da me realizzate questo autunno: cassette-nido per Cinciallegra, Picchio muratore, Passera mattugia, Codirosso, Pigliamosche, Cinciarella, Cincia mora, Cincia bigia, Ballerina bianca, Upupa, Assiolo, Rampichino ed altre!

Buona visione!




Cassetta-nido per Upupa/Assiolo e cassetta chiusa "standard" a confronto.


Cassetta specifica per Ballerina bianca
(Modello semichiuso)




Cassetta specifica per Rampichino
(Modello a cuneo)




Casetta specifica per Codirosso
(Modello a parallelepipedo o orizzontale)




Cassetta aperta per Pigliamosche




Mangiatoia "all'inglese"




Cassetta chiusa "standard"

E' la classica casetta per piccoli Passeriformi. A seconda degli habitat d’istallazione può essere abitata principalmente da: Cinciallegra,  Picchio muratore e Passera mattugia, ma anche Codirosso, Pigliamosche, Cinciarella, Cincia mora, Cincia bigia, Scricciolo, Balia dal collare ed altre.





Cassetta chiusa per Cinciarella

Cassetta chiusa adatta per la profondità, il volume interno e per il diametro del foro d'ingresso a Cinciarella, Cincia mora, Cincia bigia.





Fine




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Testo e Foto di Sante Cericola